Sicurezza Macchine
La situazione attuale si può riassumere come segue: tre sono gli standard per i sistemi di controllo della sicurezza nelle macchine: EN 954-1, EN ISO 13849-1 ed EN 62061. Tutti e tre possono essere utilizzati per dimostrare la conformità alla “Direttiva macchine“. La EN ISO 13849-1 e la EN 62061 presentano nuove classificazioni dei sistemi: la EN ISO 13849-1 utilizza i Performance Level (PL) mentre la EN 62061 ricorre ai Safety Integrity Level (SIL). Le classificazioni PL e SIL possono essere considerate varianti dello stesso tema ed è possibile scegliere di utilizzare la norma più adatta alla propria situazione. Una regola di massima consiste nell’adottare la EN ISO 13849-1 se si ha familiarità con l’applicazione delle categorie della EN 954-1 e delle funzioni di sicurezza convenzionali. Se invece è specificatamente richiesto l’utilizzo delle classificazioni SIL o se saranno introdotte funzionalità di sicurezza complesse, lo standard EN 62061 fa al caso nostro. Inoltre la EN ISO 13849-1 copre tutte le tecnologie, mentre la EN 62061 riguarda solo i sistemi di comando che utilizzano energia elettrica.
Mirando ad approfondire la conoscenza della EN ISO 13849-1 ci troviamo a interagire con le grandezze che descrivono i Performance Level, e cioè:
– Categoria: classificazione delle parti in un sistema di comando legate alla sicurezza, in relazione alla loro resistenza ai guasti e al loro conseguente comportamento in condizioni di guasto; ottenuta mediante la disposizione strutturale delle parti, il riconoscimento guasti e/o la loro affidabilità.
– Tempo medio ad un evento pericoloso (MTTFd): intervallo di tempo medio prima del verificarsi di un guasto pericoloso; fornisce una stima della qualità ed affidabilità dei componenti utilizzati.
– Copertura diagnostica (DC): misura dell’efficacia della diagnostica, che può essere determinata dal rapporto tra la percentuale di guasti pericolosi rilevati e la percentuale dei guasti totali, in altre parole questo parametro indica quanto il sistema sia efficiente nel rilevare un proprio eventuale malfunzionamento in tempo reale.
– Guasti per cause comuni: guasti dovuti a una causa comune.
Il metodo progettuale proposto dalla EN ISO 13849-1 si snoda attraverso un processo iterativo che si articola in alcune fasi. Vediamole a grandi linee.
Fase 1 – Definizione dei requisiti nelle funzioni di sicurezza.
Fase 2 – Determinazione del Performance Level richiesto.
Fase 3 – Progettazione e realizzazione tecnica delle funzioni di sicurezza.
Fase 4 – Determinazione del Performance Level e valutazione quantitativa.
Fase 5 – Verifica.
Fase 6 – Convalida.
Elettrotecnica Ravetti, in collaborazione con Enti Certificatori ai massimi livelli, nazionali e internazionali, può offrire e garantire tutto ciò che concerne la sicurezza della macchina, la sua normalizzazione e certificazione.
Questa è la strada da percorrere insieme al cliente per raggiungere l’obiettivo di rendere sempre più sicuro l’ambiente di lavoro.